Come riconoscere la dislessia: consigli per i genitori
La dislessia si manifesta generalmente con una lettura lenta e/o scorretta associata – a volte – a difficoltà di comprensione del testo scritto, dei numeri e/o del calcolo; difficoltà nella consapevolezza fonologica, lentezza nell’automatizzazione di diverse abilità.
È molto importante, una volta che un genitore sospetta la presenza di un DSA nel proprio figlio, procedere ad una valutazione diagnostica il più precocemente possibile. Questo consentirà di capire quali siano le effettive difficoltà del bambino e le modalità d’intervento migliori.
Innanzitutto, va premesso che un bambino dislessico non è meno intelligente degli altri né più pigro, inoltre, dato che la dislessia non è una entità monolitica, essa si manifesta in ognuno con caratteristiche diverse. Alcuni bambini con DSA, infatti, oltre alle problematiche sopra elencate (disgrafia, discalculia, disortografia, dislessia) possono mostrare difficoltà di coordinazione, di motricità fine, nelle abilità di organizzazione e nell’acquisizione delle sequenze temporali (ore, giorni, mesi, ecc.).
Sintomi DSA: alcuni campanelli d’allarme
Detto questo, come può un genitore riconoscere i primi segnali della dislessia? Riportiamo di seguito un elenco di comportamenti, differenze percettive o di sviluppo, che possono essere presenti in misura più o meno ampia in un individuo dislessico.
- Inversione di lettere e di numeri (es. 21 vs 12);
- Sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d, a/e);
- Lentezza nell’imparare le tabelline e informazioni in sequenza (lettere dell’alfabeto, giorni della settimana, mesi dell’anno);
- Confusione nei rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni);
- Difficoltà ad esprimere verbalmente quello che pensa;
- Copiare o a riassumere correttamente risulta complesso;
- Difficoltà in alcune abilità motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe o abbottonarsi la camicia)
- Presenza di problemi visivi che i test standard non rilevano;
- Difficoltà nel seguire più indicazioni insieme e la routine.
Mio figlio è dislessico e adesso?
Venire a conoscenza di una difficoltà inaspettata come la dislessia genera sconcerto, frustrazione e disorientamento prima di tutto nel bambino, che fino a quel momento non aveva mai ricevuto messaggi di inadeguatezza poi, naturalmente, nei genitori che, impreparati, possono anche cadere nel panico.
Quando si sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico è importante che venga fatta, al più presto, una valutazione diagnostica. La dislessia, infatti, al di là del rendimento scolastico, influisce quasi sempre negativamente sull’autostima del bambino e può avere effetti negativi anche a lungo termine.
Comprendere la vera natura delle difficoltà scolastiche, risulterà determinante per un’evoluzione il più possibile positiva. La diagnosi della dislessia, naturalmente deve essere fatta da specialisti esperti, mediante specifici test.
Diagnosi DSA: una causa spesso trascurata
Secondo alcune stime sembrerebbe che una percentuale tra il 5 e il 17% della popolazione italiana soffra di dislessia. Un dato così elevato da far sospettare, in alcuni casi, di trovarci di fronte alle cosiddette errate diagnosi. Infatti, solo una percentuale minima dei casi di dislessia è dovuto ad un deficit neurologico, Il più delle volte disgrafia, discalculia, disortografia e ADHD sono semplici sintomi di problematiche diverse, come ad esempio problemi di percezione uditiva o di visione.
Secondo questo approccio, dunque, alla base della dislessia e delle altre DSA ci sarebbe una mancata integrazione funzionale degli stimoli che i nostri recettori (occhi, lingua, orecchie, piedi) ricevono dal mondo esterno. Il nostro trattamento (Prismi Percettivi Attivi – PPA, Rieducazione Neuromuscolare Cognitiva e/o sedute di rieducazione uditiva AIT) mira, dunque, alla risoluzione delle cause: di conseguenza i sintomi regrediscono moltissimo o scompaiono del tutto.
Sospetti che tuo figlio possa soffrire di DSA? Vuoi capire insieme ai nostri esperti se questo disturbo dipende da un’errata percezione? Contatta il nostro studio a Treviso per prenotare una visita .