Dis-percezione: Cause e Sintomi

E se vertigini, capogiri, stanchezza cronica, fotofobia, mal d’ auto, enuresi, encopresi, dolori articolari o muscolari alla schiena, al collo, alle spalle e pseudo-depressione avessero un’origine comune?

Percezione è una parola abbastanza nuova in campo medico. Rappresenta il processo psichico che sintetizza le molteplici informazioni sensoriali che arrivano al nostro cervello. Se questa sintesi non avviene correttamente possono insorgere diversi disturbi.

In questo articolo vediamo di indagare e capire come e perché la nostra postura è così importante nel processo di corretta “percezione” e quali potrebbero essere i trattamenti terapeutici in grado di eliminare problemi quali dolori articolarimal di schiena, dolori alla cervicalevertigini, capogiri seguendo, punto per punto, le didascalie delle immagini.

Postura corretta: come funziona il corpo umano

 

Postura e legame con la percezioneDiversamente dal pensiero comune, ognuno di noi, assume la propria postura in base alle informazioni che gli vengono fornite dagli organi di senso, non nel modo più ergonomico di stare in piedi (Foto-1)

La nostra postura non è una condizione statica, quanto piuttosto una serie di continue micro-oscillazioni di aggiustamento (Foto-2).

 

 

Informatori percezioneI principali “informatori” del nostro corpo sono: piedi, pelle, lingua e soprattutto occhi (Foto-3).

Bisogna subito chiarire, però, c’è una grande differenza fra vista e visione. Possiamo chiamare vista i 10/10 che ci permettono di “vedere (leggere)” correttamente (Foto-4) .

 

 

La visione invece è quel processo di decodifica dei dati sensoriali che permette di sapere dove ci troviamo rispetto all’ambiente e dove sono gli oggetti rispetto a noi stessi, ed è connesso, soprattutto, al tono dei muscoli oculomotori (Foto-5). Ora, se le informazioni fisiche NON sono corrette il mio comportamento (postura) sarà inappropriato e richiederà uno sforzo eccessivo (superlavoro) di alcuni muscoli (o gruppi muscolari) per “stare in piedi”.

 

Esempio problema posturale e soluzioneSpesso ci serviamo di stimoli “supplenti” come la “SPI” (stimolatore propriocettivo intraorale), che sfruttano circuiti di trasmissione trigeminale (Foto-6) per far giungere al sistema le corrette informazioni. Il Paziente con una postura sbilanciata come nella figura (Foto-7) avrà spesso dolori all’avampiede, polpacci e cervicali; utilizzando i prismi  percettivi attivirecupera immediatamente la corretta postura (Foto-8).

 

 

Esempio postura scorretta e soluzioneI tradizionali correttori posturali si dimostrano spesso poco efficienti e necessitano soprattutto di terapie di supporto di tipo analgesico, senza arrivare alla radice del problema.  La nostra terapia è completamente diversa perché va ad intervenire direttamente negli “organi informatori” (ovvero i recettori sensoriali) per ristabilire la corretta percezione.

Ad esempio, la Paziente in questo caso è sbilanciata a sinistra (Foto-9) mentre torna ad essere perfettamente bilanciata (Foto-10) grazie ai  prismi percettivi attivi che le consentono di avere una corretta visione.

 

Terapia per ripristinare la corretta postura

Queste “disinformazioni sensoriali” sono alla base di patologie croniche molto diffuse il più delle volte affrontate con la somministrazione di farmaci analgesici che riducono i sintomi, ma non risolvono il problema. Se invece di cercare soluzioni frettolose o miracolistiche ci affidiamo ad una  diagnosi corretta e multidisciplinare abbiamo ottima possibilità di dire addio ad una gran parte di patologie ampiamente invalidanti per le normali attività quotidiane. Ci ringrazieranno, quindi, non solo i nostri muscoli e le nostre articolazioni, ma soprattutto fegato/reni/intestino e gli altri organi che non dovranno più smaltire farmaci in eccesso.

 

Dott. Carlo Perissotto
Medico Chirurgo Specialista in Odontoiatria ed Ortodonzia

Articolo Pubblicato su Medicina Moderna | Dicembre 2011

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