Lateralità, lateralizzazione e disturbi cognitivi
Costringere i mancini a scrivere con la mano destra può avere un impatto negativo sullo sviluppo neurologico dei bambini, causando diversi problemi come disturbi dell’apprendimento, dislessia e balbuzie.
La regola da rispettare nell’attività è quella di non contrastare il mancino con una specializzazione forzata della mano destra.
Circa il 10% della popolazione mondiale è mancina. In passato, i mancini venivano “corretti”, con conseguenze anche gravi sul loro sviluppo perché si andava a modificare una predisposizione naturale, costringendoli a scrivere e svolgere altre attività con la mano destra. Ancora oggi molti paesi asiatici, come in India, Pakistan, Taiwan e Giappone, costringono i bambini a diventare destrimani a causa delle loro abitudini culturali.
Lateralità e lateralizzazione
Con lateralità si intende l’insieme delle predominanze particolari dell’una o dell’altra parte simmetrica del corpo a livello di mano, piede, occhio, orecchio; mentre la lateralizzazione è il processo attraverso il quale si sviluppa la lateralità.
La lateralizzazione si sviluppa a partire dalle abilità psicomotorie. Comprende concetti come lo sviluppo dello schema corporeo, lo sviluppo muscolare per svolgere alcune attività e l’equilibrio necessario per eseguirle.
Esiste una minoranza di soggetti in cui la dominanza emisferica si manifesta spontaneamente per la mano sinistra. Il mancinismo, quindi, non è da considerare una patologia ma una condizione fisiologica, quindi normale, anche se comporta qualche difficoltà di adattamento perché la nostra società risponde prevalentemente alle esigenze dei destrimani. Ad esempio non è facile trovare penne per mancini!
Correggere i mancini: le conseguenze negative
I mancini contrastati sono dei soggetti lateralizzati in origine a sinistra che, per pregiudizi sociali ed errori educativi, vengono costretti o stimolati ad utilizzare la mano destra.
Questa conversione può causare molteplici problemi nel bambino in via di sviluppo, inclusi disturbi dell’apprendimento, dislessia, disturbi del linguaggio e problemi comportamentali (timidezza, insicurezza, irrequietezza psicomotoria, ecc.).
Il bambino ben lateralizzato presenta nel suo destrismo o nel suo mancinismo, punti di riferimento direzionale precisi; quello mal lateralizzato o contrastato, invece, perde questi punti di riferimento con conseguenze negative sulla maturazione socio-affettiva ed intellettiva e, in generale, sull’apprendimento.
Alcuni ricercatori hanno scoperto, poi, attraverso scansioni di risonanza magnetica T1 ad alta risoluzione, che il cervello di adulti mancini “convertiti” mostrano una riduzione del volume della materia grigia rispetto ai gruppi con la mano coerente.
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